''Speciale Dossier nel CAM 50 - Meraformismo''

- Kermesse artistica di Maurizio RINAUDO a Verona Museo Palazzo CASTELLANI Di SERMETI, dicembre 2014.

Mercoledì 17/12 alle ore 17,00  Presentazione Speciale Dossier nel Catalogo dell'Arte Modena n° 50 - Editoriale G. Mondadori ''ILMETAFORMISMO.   E' un importante appuntamento di fine anno per l'artista di Osasco, mercoledì 17, alla presenza di Carlo Motta che interverrà a decantare i pregi di questo volume e il particolare significato che il Metaformismo assume all’interno del testo, considerato che, le opere di Rinaudo sono ampiamente pubblicate e classificate nei Cataloghi d'Arte Mondadori e Bolaffi Arte dagli 1980, oltre che nei cataloghi e recensioni internazionali di gallerie, case d'asta e musei. 

- Foto a lato: Mstra ''Metaformismo''nei saloni di Palazzo Castellani Di Sermeti

 - Maurizio Rinaudo nasce a Venasca (CN) il 15 luglio 1946, vive e opera a Osasco e Pinerolo (Torino). Amante del disegno sin dalla giovane età, si specializza in meccanica ed elettrotecnica, ottenendo riconoscimenti nel 1978 dall’Unione Industriale di Torino per il progetto di una macchina agricola, impiegata in tutto il Mondo, il cui brevetto viene depositato a Torino e poi in sede della Comunità E. Europea a Bruxelles.
Negli anni Settanta avvia un’impresa di costruzioni, dedicandosi alla progettazione e alla realizzazione edile. L’inequivocabile attitudine al disegno dimostrata in queste attività progettuali, che tra l’altro richiedono anche capacità grafiche a mano libera, emerge sempre più nitida sollecitando in Maurizio una vera e propria presa di coscienza artistica: inizia pertanto a coltivare assiduamente le tecniche classiche, olio su tela, china e carboncino su carta e la scultura in bronzo. All’interno dell’Associazione Centroparete di Torino, a cui si iscrive, ha modo di conoscere e frequentare diversi artisti d’area torinese, come Barbero, Baretta, Bellomonte, Bortoluz, Bruera, Carena, Manfredi, Marè, Marino, Morino e, allievo del prof. Paulucci, di Piantino e altri oggi scomparsi: il tirocinio associativo affina notevolmente la mente e la mano dell’artista.  Negli anni Ottanta si intensifica l’attività espositiva in Italia, in Francia, negli Stati Uniti e in Brasile, particolarmente significative si rivelano la mostra personale a Parigi alla Galleria Salammbò e la recente Donazione di due opere al Papa per i Musei Vaticani, un grande ritratto ad olio raffigurante ‘’Il Saluto dei due Papi Francesco e Ratzinger Sul Soglio di San Pietro’’, ed una scultura, il grande busto di Papa Francesco. Ma tante sono le grandi opere eseguite dall’artista per chiese, Diocesi, Comuni ed Istituzioni nel coso degli anni, esemplare è la donazione alla Diocesi di Alba, cinque gigantesche pale d’altare, consacrate e pubblicate dai critici  Sgarbi  e Carisio ‘’La Pinacoteca del Sacro di Maurizio Rinaudo’’. Negli ultimi decenni l’artista ha affidato sempre più la propria impresa ai figli per dedicarsi pienamente alla passione della sua vita: l’arte. Istituisce quindi una delegazione regionale della AIAM di Roma, dotandola di una scuola d'arte che viene aperta a Osasco e a Pinerolo, dove si insegnano l’acquerello, l’olio, l’acrilico, la pittura materica o pitto-scultura, la scultura.  La perdita del figlio Gualtiero, avvenuta nel 2012, gli apre nuovi orizzonti spirituali che ribadiscono il valore per i veri ideali umani e gli fanno scoprire il trinomio della felicità: arte-vita-amore.
www.mauriziorinaudo.it