Maurizio Rinaudo, European Vip Award.

Un premio davvero prestigioso quello assegnato sabato 3 dicembre al teatro civico di Vercelli all'artista Maurizio Rinaudo nel contesto della nona edizione del concorso letterario europeo “Premio Wilde” che quest'anno ha riconosciuto nella sezione arti figurative al maestro pinerolese grandi capacità artistiche e realizzative, gratificandolo quindi, con uno dei più importanti riconoscimenti del settore.

Il Premio Wilde ha come missione favorire le contaminazioni culturali in un interscambio fondamentale per stimolare nuovi interessi e mettere a disposizione la possibilità di esprimere il proprio talento, una passione, un sogno. Riavvicinarsi all'importanza della comunicazione diretta e personale anche quella più primitiva, quella viscerale, spontanea; nonché diffondere la cultura e la creatività italiana, europea e internazionale nel mondo.

 Maurizio Rinaudo, nasce a Venasca (Cuneo) il 15 luglio 1946 vive e opera a Osasco e Pinerolo (Torino). Si specializza in meccanica ed elettrotecnica, ottenendo riconoscimenti nel 1978 dall’Unione Industriale di Torino per il progetto di una importante macchina agricola, il cui brevetto viene depositato a Torino e a Bruxelles. Negli anni Settanta avvia un’impresa di costruzioni, dedicandosi alla progettazione e alla realizzazione edile. L’inequivocabile attitudine al disegno dimostrata in queste attività progettuali, che tra l’altro richiedono anche capacità grafiche a mano libera, emerge sempre più nitida sollecitando in Maurizio una vera e propria presa di coscienza artistica: inizia pertanto a coltivare le tecniche classiche, olio su tela, china e carboncino su carta.

All’interno dell’Associazione Centroparete di Torino, a cui si iscrive, ha modo di conoscere e frequentare diversi artisti d’area torinese, come Barbero, Baretta, Bellomonte, Bortoluz, Bruera, Carena, Manfredi, Marè, Marino, Morino, Mussolini, Paulucci, Prato e altri, oggi scomparsi: il tirocinio associativo affina notevolmente la mente e la mano dell’artista.

Negli anni Ottanta si intensifica l’attività espositiva in Italia, in Francia e negli Stati Uniti e particolarmente significativa si rivela la mostra personale a Parigi alla Galleria Salammbò.

Negli anni seguenti Rinaudo affida sempre più la propria impresa ai figli per dedicarsi pienamente alla passione della sua vita: l’arte.
Istituisce quindi una delegazione regionale della AIAM di Roma, dotandola di una scuola d'arte che viene aperta a Osasco e a Pinerolo, dove si insegnano l’acquerello, l’olio, l’acrilico, la pittura materica o pitto-scultura, la scultura.
La perdita del figlio Gualtiero, avvenuta nel 2012, gli apre nuovi orizzonti spirituali che ribadiscono il valore dell’amore e gli fanno scoprire il trinomio della felicità: arte-vita-amore.

http://corrierediarezzo.corr.it/news/cultura-e-spettacolo/155862/Casa-Bruschi-celebra-l-arte-contemporanea.html

http://www.lideamagazine.com/il-metaformismo 

http://www.ilpuntostampa.info/2017/03/in-sacramenta-manent-villa-filippini.html 

http://www.annuariodelcinema.it/annuario/news-2/2272-un-concerto-di-musica-lirica-a-roma

www.ecodelchisone.it/news/2018-02-10/pinerolo-azimut-arte-espone-rinaudo