ROMA 7 maggio 2014 

 Rinaudo ospite in VATICANOGrande soddisfazione per l'artista piemontese, pittore - scultore Maurizio Rinaudo di Osasco che all'Udienza di Papa Francesco del sette maggio 2014, che ha donato al Vaticano, su espressa autorizzazione scritta, del prefetto dei Musei Vaticani, Mons. Georg Gaswein, due importanti opere di sua recente creazione, studiate e realizzate per questo specifico, emozionante evento. La prima è una brillante scultura in bronzo,''il busto del Nuovo Pontefice, Papa Francesco'', la seconda è un grande ritratto dei due Personaggi più celebri al mondo, un dipinto ad olio raffigurante i due Papi tutt'ora viventi, regnanti sul Soglio di San Pietro, dal titolo ''Il saluto dei due Papi''. E' sicuramente emozionante la foto a lato, scattata dal fotografo dell'Osservatore Romano, che riprende  il Santo padre che ammira le due opere donate dall'artista di Osasco, Maurizio Rinaudo, recanti la Sua solenne immagine espressa in chiave pittorica e scultorea, poste sul Sagrato di San Pietro, attorniato ed applaudito da un mare di fedeli provenienti da tutto il mondo.

Maurizio Rinaudo nasce a Venasca (CN) il 15 luglio 1946, vive e opera a Osasco e Pinerolo (Torino). Amante del disegno sin dalla giovane età, si specializza in meccanica ed elettrotecnica, ottenendo riconoscimenti nel 1978 dall’Unione Industriale di Torino per il progetto di una macchina agricola, impiegata in tutto il Mondo, il cui brevetto viene depositato a Torino e poi in sede della Comunità E. Europea a Bruxelles.
Negli anni Settanta avvia un’impresa di costruzioni, dedicandosi alla progettazione e alla realizzazione edile. L’inequivocabile attitudine al disegno dimostrata in queste attività progettuali, che tra l’altro richiedono anche capacità grafiche a mano libera, emerge sempre più nitida sollecitando in Maurizio una vera e propria presa di coscienza artistica: inizia pertanto a coltivare assiduamente le tecniche classiche, olio su tela, china e carboncino su carta e la scultura in bronzo. All’interno dell’Associazione Centroparete di Torino, a cui si iscrive, ha modo di conoscere e frequentare diversi artisti d’area torinese, come Barbero, Baretta, Bellomonte, Bortoluz, Bruera, Carena, Manfredi, Marè, Marino, Morino e alievo del prof. Paulucci, di Piantino, e altri oggi scomparsi: il tirocinio associativo affina notevolmente la mente e la mano dell’artista.  Negli anni Ottanta si intensifica l’attività espositiva in Italia, in Francia, negli Stati Uniti e in Brasile, particolarmente significativa si rivela la mostra personale a Parigi alla Galleria Salammbò.
Negli anni seguenti Rinaudo affida sempre più la propria impresa ai figli per dedicarsi pienamente alla passione della sua vita: l’arte. Istituisce quindi una delegazione regionale della AIAM di Roma, dotandola di una scuola d'arte che viene aperta a Osasco e a Pinerolo, dove si insegnano l’acquerello, l’olio, l’acrilico, la pittura materica o pitto-scultura, la scultura. La perdita del figlio Gualtiero, avvenuta nel 2012, gli apre nuovi orizzonti spirituali che ribadiscono il valore per i veri ideali umani e gli fanno scoprire il trinomio della felicità: arte-vita-amore.
www.mauriziorinaudo.it