“L’Arte Contemporanea nelle antiche dimore” ©1994 28a  EDIZIONE.

Museo Castello Scaligero, Palazzo dei Capitani del Lago, mostra dell'artista piemontese Rinaudo, dal 1° giugno 2013 al 31 luglio 2013, con il Patrocinio di:

                                                                    Presidenza del Consiglio dei Ministri

                                                                    Ministero per i Beni e le Attività Culturali

                                                                    Ministero degli Affari Esteri

                                                                    Regione Veneto

                                                                    Provincia di Verona

                                                                    Comunità del Garda

                                                                    Comune di Malcesine sul Garda

                                                                    Assessorato alla Cultura di Malcesine sul Garda

 

 

 

 Publ. Ediz. Speciale Catalogo MAZZOTTA

L’autore Giulia Sillato, storico dell’arte di scuola longhiana, è l’ideatore del ciclo itinerante delle Antiche Dimore e il teorico del Metaformismo: esperta di Astrattismo, vi si è a lungo soffermata sino a ridefinirne un possibile profilo futuro come Metaformismo. Attenta selettrice dei linguaggi contemporanei, viene attratta da tutto ciò che gli artisti dicono di nuovo senza contraddire sostanzialmente l’atto pittorico, elevato ad espressione creativa ancora molto valida e significativa. Nel Metaformismo, tuttavia, per sua stessa natura semantica convergono non solo tutti quegli aspetti della pittura astratta che, aggiornati alle odierne tecnologie, ne danno una proiezione diversa, “metaformale” appunto, ma anche gli eventuali allontanamenti dal mezzo pittorico, sostituito in molti casi da altri strumenti operativi ed espressivi.

Il Metaformismo Il Metaformismo nasce dall’esperienza di numerose Rassegne (unificate nel ciclo tuttora itinerante L’Arte Contemporanea nelle antiche dimore) che dal 1997 vengono realizzate in siti museali di prestigio: queste hanno consentito all’autore di confrontare tra loro i modelli artistici di due ere contrapposte: l’architettura ospitante e le sue decorazioni, che fa parte del passato e, gli odierni prodotti della creatività, che fanno parte del presente. Ravvicinando visivamente entrambi i livelli storici, anticomoderno, si è evidenziato una sorta di flusso continuo che trapassa da un piano all’altro, innestando nel contemporaneo energie trasmutative, che continuano a rompere la tradizionale unità e a ricomporne i pezzi sotto altre fattezze, rispettandone però il principio originario: la FORMA, intesa ora come mezzo e non più come fine. L’indagine, infatti, condotta sulle infinite possibili espressioni, ha portato a concludere che la contemporaneità si esprime nella pluralità dei processi trasformativi che agiscono sulle componenti formali prima dissacrandole e poi ricostituendole secondo criteri assolutamente arbitrari, da cui Metaformismo.

In proposito si legga il pensiero conclusivo dell’introduzione che apre il catalogo Mazzotta: “Il Metaformismo è una lettura attenta di tutte le … forme presenti nell’opera artistica: tratti, punti, colori, masse cromatiche, presenza di elementi estranei alla pittura stessa, tutto ciò insomma che attiene alla forma, persino, estremizzando, alla forma stessa del quadro, in caso di espressione minimalista. Ma dalla forma si può addivenire alla materia e dalla materia si può addivenire al mezzo, e con ciò la scrivente sostiene che dalla pittura si può addivenire ad altro e che questo complesso processo trans-mutativo, quello vissuto dall’arte nella seconda metà del secolo  scorso, è assolutamente previsto dal Meta-formismo”. I maestri in mostra le opere di trentaquattro artisti, di fama nazionale, molti dei quali presenti alla 54a Biennale di Venezia.